domenica 7 febbraio 2010

Ci salverà la lettura


Stando a tivù e giornali viviamo nel "paese delle emergenze": emergenza economica, emergenza maltempo, emergenza criminalità, emergenza maltempo... ecc. Se non ci sono abbastanza emergenze in giro ce le si inventa pure, come la famigerata influenza suina e ancora prima la temibile aviaria. Solo per la Cultura non c'è nessuna emergenza... e non certo perchè essa navighi in buone acque, certo che no, è solo che la scomparsa della Cultura non desta nessun allarme. La Cultura affonda silenziosamente nell'indifferenza, e a nessuno importa un accidente.

Diamo qualche dato: nell'ultimo anno in italia, appena il 50 per cento della popolazione ha letto un libro (sottolineo uno solo), mentre quelli che ne hanno letti più di dieci non supera il 7 per cento. Tutto questo mentre programmi televisivi beceri e di infimo gusto come Grande Fratelli et simila continuano a tenere milioni di persone incollati allo schermo e altre (o forse le stesse) millioni di persone (sopratutto ggiovani e adulti che vogliono far vedere quanto in realtà sono ggiovani) passano ore e ore attaccate a fasbùk a simulare l'amicizia.

Perchè ci sarebbe da allarmarsi per la pietosa situazione in cui la Cultura versa? Perchè se la gente non legge dovrebbe essere un problema? In realtà il problema c'è eccome. Perchè la Cultura non è solo il balocco di chi gli piace giocare all'intelletuale, la Cultura è ciò da il valore ad una società. Se essa perde importanza fino a scomparire quella verso cui andiamo è una società vuota, mediocre, volgare.

Ci salverà la lettura perchè è l'unica cosa che ci può dare gli strumenti per uscire dal pantano dove la nostra civiltà sta sprofondando. I libri ci danno la preziosa possibilità di pensare con la nostra testa, di impedire che una società deviata lo faccia per noi. Facendoci una cultura possiamo distinguerci, di uscire dalla grigia massa di cervelli lobotomizzati. Ci salverà la letturà perchè i libri sono l'unico valido antidoto alle brutture che la società ci proprone come idoli. Certo, prima di tutto ci vorebbe la volontà di essere salvati.

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